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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

Recensione di Anomalisa

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Anomalisa è un film di animazione stop-motion diretto da Charlie Kaufman e Duke Johnson, è uno di quei film che non ti lascia indifferente, perché parla di cose profonde come la solitudine e la difficoltà di trovare un vero significato nella vita. La storia segue Michael Stone, un uomo di mezza età che vive una vita abbastanza triste. È uno scrittore di libri motivazionali, ma non trova nessuna felicità né nel suo lavoro né nella sua vita. Durante un viaggio, si sente completamente solo, come se tutti attorno a lui avessero la stessa faccia e la stessa voce. Ma tutto cambia quando incontra Lisa, una donna insicura ma diversa da tutti gli altri, che lo fa sentire per la prima volta vivo. La loro connessione è il cuore del film, mostrando quanto sia difficile per lui aprirsi e accettare la realtà. Quello che colpisce di Anomalisa è che riesce a trattare temi davvero pesanti. La stop-motion, che di solito è più un gioco stilistico, qui diventa il mezzo per mostrare davvero bene i sent...

Recensione di "A Complete Unknown"

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Ho visto A Complete Unknown perché volevo capire chi fosse davvero Bob Dylan. Non è che lo conoscessi bene, ma mi incuriosiva. Il film si concentra sul momento in cui Dylan passa dal folk al rock, scatenando un casino tra i fan. Timothée Chalamet è impressionante: sembra davvero Dylan, nei movimenti e nel modo di parlare. I concerti? Ti senti lì, negli anni ’60, in mezzo alla folla che urla di rabbia o resta a bocca aperta. E la colonna sonora è spettacolare. Like a Rolling Stone ti entra nel cervello e non se ne va più. Però c’è una cosa che mi ha lasciato un po’ così: il film non va mai fino in fondo. È come se avesse paura di far vedere il lato più umano di Dylan, i suoi dubbi, le sue paure. Ok, capisco che sia un’icona, ma è anche una persona, no? Comunque, se vuoi avvicinarti a Dylan o capire meglio il suo impatto sulla musica e sulla cultura, questo film è un buon inizio. Voto: 7/10

Recensione di The Dark Knight (2008)

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The Dark Knight , diretto da Christopher Nolan, è uno dei film più importanti del genere supereroistico e un capolavoro che va oltre il semplice film di Batman. Dopo un buon inizio con Batman Begins , Nolan alza l’asticella e porta Batman a livelli mai visti prima. Gotham non è solo una città, ma sembra quasi un personaggio a sé, sporca e violenta. La trama segue Bruce Wayne (Christian Bale), che cerca di fermare la criminalità a Gotham con l’aiuto del commissario Gordon (Gary Oldman) e di Harvey Dent (Aaron Eckhart). Ma quando arriva il Joker (Heath Ledger), un criminale pazzo che vuole mettere tutto in disordine, Batman si trova a dover affrontare un nemico che non ha paura di niente e che minaccia tutto ciò che Bruce ha costruito. Quello che rende The Dark Knight speciale è il modo in cui esplora temi come il caos, la moralità e il sacrificio. Il Joker non è solo un cattivo qualsiasi, è un agente del caos che sfida tutto ciò che Batman crede essere giusto. La lotta tra i due è ...

Recensione di Django Unchained (2012)

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Django Unchained è un film che non si dimentica facilmente. Diretto da Quentin Tarantino, è un western con molta azione, sangue e anche un po’ di umorismo, tutto fatto in modo molto Tarantino. La storia segue Django (Jamie Foxx), uno schiavo che diventa libero che si allea con il cacciatore di taglie Dr. King Schultz (Christoph Waltz) per salvare sua moglie, Broomhilda (Kerry Washington), da un ricco e sadico proprietario terriero, Calvin Candie (Leonardo DiCaprio). Django Unchained è un film che ti prende davvero, un mix di violenza, azione e qualche risata. Tarantino è bravo a mescolare tutto: ci sono scene violente, ma anche momenti più leggeri che ti fanno ridere. Le scene d'azione sono esagerate, con sangue finto a litri, ma c'è anche quel tocco di ironia che non fa mai sentire tutto troppo pesante. Tarantino sa come mescolare i generi, e questo film è un po' western, un po' film di vendetta, ma anche una critica alla schiavitù. Jamie Foxx è bravo nel suo ruo...

Recensione: M. Il figlio del secolo

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Non so bene cosa aspettarmi dal resto della serie, ma il primo episodio di M. Il figlio del secolo mi ha intrigato parecchio. Luca Marinelli è incredibile nel ruolo di Mussolini: è carismatico, inquietante e a tratti quasi caricaturale. Sfonda la quarta parete ogni due per tre, aggiungendo un tocco di umorismo nero che rende il tutto più sorprendente e meno tradizionalmente "storico". La regia di Joe Wright è molto curata, con scene super stilose e un’atmosfera che ti immerge davvero nell’Italia degli anni '20. La colonna sonora, firmata da Tom Rowlands (uno dei Chemical Brothers), è martellante, con suoni che colpiscono e aumentano la tensione. Momento che mi ha colpito di più: quando Mussolini tiene il suo primo discorso davanti alla folla. Sembra quasi un supereroe al contrario, uno che usa il suo "potere" per conquistare la gente. Mi ha fatto venire i brividi. Detto questo, il ritmo è un po' altalenante, ma si sente che c'è qualcosa di grande sotto:...

Recensione di Inherent Vice (2014)

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Inherent Vice di Paul Thomas Anderson è un film strano, un mix di noir e commedia. Segue Doc Sportello (Joaquin Phoenix), un investigatore privato perennemente fatto, che si ritrova in mezzo a rapimenti, tradimenti e cospirazioni che non sempre hanno senso. Ma va bene così, perché il punto non è capire tutto. Il film è un trip. Gli anni ’70 sono ricreati alla perfezione, con colori vivaci e una colonna sonora incredibile. Ci sono pezzi come “Vitamin C” dei Can e “Harvest” di Neil Young che ti portano dritto in quell’epoca. Joaquin Phoenix è fantastico. Doc è un detective pasticcione ma simpatico, uno che cerca di orientarsi in una situazione che gli sfugge di mano. L’indagine sembra più una scusa per raccontare la fine del sogno hippie e l’inizio di un’epoca più cinica. La trama è confusa e piena di cose strane, ma è questo il bello: Inherent Vice è più un’esperienza che una storia. Le battute sono strane, ma riescono sempre a strappare un sorriso. Il cast di supporto è pazze...

Recensione Nosferatu di Robert Eggers

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Nosferatu (2024) di Robert Eggers è un film che ti cattura subito con la sua atmosfera gotica e inquietante. Si tratta di un remake del celebre Nosferatu del 1922 di F.W. Murnau, e si ispira anche al Dracula di Bram Stoker. La storia segue Ellen (Lily-Rose Depp), una giovane donna che fa un patto con il vampiro Orlok (Bill Skarsgård). Quando il marito di Ellen, Thomas (Nicholas Hoult), incontra il vampiro, la situazione prende una piega tragica. Ciò che salta subito all'occhio è l'atmosfera: Eggers riesce a creare un mondo affascinante e spaventoso, con una fotografia straordinaria di Jarin Blaschke, che già ha lavorato con Eggers in passato. Le inquadrature sono un chiaro richiamo ai classici film dell’espressionismo tedesco, e l'effetto visivo è potente. Bill Skarsgård offre una performance da brivido nei panni di Nosferatu, mentre Lily-Rose Depp sa rendere benissimo la paura e la disperazione del suo personaggio. Nonostante la grande forza dell'atmosfera e dello s...

Recensione di Once Upon a Time in Hollywood

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Once Upon a Time in Hollywood (2019) di Quentin Tarantino è un omaggio al cinema degli anni '60, con un mix di nostalgia, ironia e violenza tipica del regista. Ambientato nel 1969, il film segue Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), un attore televisivo in declino, e il suo stuntman e migliore amico Cliff Booth (Brad Pitt), mentre cercano di adattarsi a un'industria cinematografica che sta cambiando. Sullo sfondo, la tragedia di Sharon Tate (Margot Robbie) e della famiglia Manson si intrecciano con la storia. La trama scorre tranquilla, con momenti di comicità, malinconia e suspense. Rick è il simbolo del vecchio mondo di Hollywood che sta scomparendo, e DiCaprio è perfetto nel renderlo insicuro ma affascinante. Brad Pitt è calmo ma anche pericoloso nel ruolo di Cliff, e la chimica tra i due è fantastica. Le loro scene insieme sono le più memorabili. Margot Robbie è Sharon Tate, ma non è un personaggio profondo, è più una presenza. La scena in cui si guarda sullo schermo sorr...

Recensione di Collateral

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Collateral è un thriller diretto da Michael Mann che ti prende subito. Racconta la storia di Max (Jamie Foxx), un tassista che sogna una vita migliore, ma una notte tutto cambia quando si trova coinvolto con Vincent (Tom Cruise), un killer a pagamento che ha un sacco di persone da eliminare prima dell’alba. La cosa che colpisce subito è l’atmosfera. La Los Angeles di notte, con le luci dei neon e la fotografia digitale, sembra quasi una città fantasma, ma allo stesso tempo viva. Le strade vuote ti fanno sentire solo e un po’ a rischio. Tom Cruise fa un lavoro pazzesco nel ruolo di Vincent. È un cattivo freddo, senza scrupoli, ma ha qualcosa che ti affascina e ti mette a disagio allo stesso tempo. Jamie Foxx è bravissimo nei panni di Max, un uomo normale che, messo alle strette, deve tirare fuori tutto quello che ha per sopravvivere. Le scene di inseguimento e sparatorie sono intense e realistiche, ma i momenti più forti sono quelli in cui Vincent e Max parlano, affrontando temi tipo la...

Recensione di Licorice Pizza

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Licorice Pizza (2021) di Paul Thomas Anderson è un film che ti porta negli anni '70, nella San Fernando Valley. Racconta la storia di Gary (Cooper Hoffman), un ragazzo intraprendente, e Alana (Alana Haim), una giovane donna che sta cercando di capire cosa fare della sua vita. Il film non ha una trama ben definita, ma segue Gary e Alana tra vari episodi che li vedono affrontare situazioni strane e incontri un po' pazzi. Tra i due c'è una chimica incredibile, e la cosa che mi ha colpito di più è quanto siano veri e naturali. Cooper Hoffman, al suo debutto, è bravo e sicuro di sé, mentre Alana Haim fa un lavoro pazzesco: il suo personaggio è forte, ma anche fragile. Il film ha un look fantastico, con quella grana tipica della pellicola che ti fa sentire come se stessi guardando un vecchio film degli anni '70. La colonna sonora è top, con brani come “Life on Mars?” di David Bowie e “Summer Breeze” dei Seals and Crofts, che danno proprio il vibe dell’epoca. Però, Lico...

Recensione di The Fabelmans

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The Fabelmans (2022), diretto da Steven Spielberg, è un film che parla di cinema, famiglia e crescita. Ispirato alla sua infanzia, Spielberg racconta la storia di Sammy Fabelman (Gabriel LaBelle), un ragazzo che scopre il cinema mentre affronta i problemi in famiglia. Il film inizia con Sammy che, dopo aver visto il suo primo film, si innamora del cinema. Da lì, la macchina da presa diventa il suo modo di capire meglio il mondo, soprattutto quando i suoi genitori, Mitzi (Michelle Williams) e Burt (Paul Dano), iniziano a separarsi. La storia è semplice, ma racconta qualcosa che riguarda tutti: crescere, scoprire se stessi e affrontare le difficoltà. Michelle Williams è brava nel ruolo di Mitzi, una madre un po' sognatrice, mentre Paul Dano è convincente nel ruolo di padre più serio. Gabriel LaBelle, nel ruolo di Sammy, è bravo e naturale. La fotografia di Janusz Kamiński è davvero bella, con colori caldi che ti fanno sentire la nostalgia, ti riportano all’epoca. a colonna s...

Recensione di Casino Royale

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Casino Royale è il film che ha fatto entrare Daniel Craig nel mondo di James Bond, ed è stato un vero cambiamento. Se prima Bond era solo un tipo elegante che ammazzava gente e stava con donne bellissime, qui il film ci mostra un Bond più umano, che è ancora alle prime armi come 007. Bond deve fermare un miliardario, Le Chiffre (Mads Mikkelsen), che ricicla soldi per i terroristi. Il cuore del film è una partita di poker, ma quello che mi ha colpito di più è come il film ci faccia vedere Bond che cresce come persona. Daniel Craig dà una nuova energia al personaggio. Non è solo un duro, ma un tipo che ha dei dubbi e deve fare i conti con le sue scelte. È interessante vedere un Bond che non è ancora il cinico che vedremo nei film successivi, ma un ragazzo che sta cercando di capire cosa fare della sua vita. Una delle scene più intense è quella della tortura, che ci fa capire che questo Bond non è invincibile. Poi c’è il rapporto con Vesper Lynd (Eva Green), che è una delle cose più inte...

Recensione di Inception

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Inception di Christopher Nolan è uno di quei film che ti restano in testa per giorni. La storia segue Dom Cobb (Leonardo DiCaprio), un esperto di "estrazione": ruba segreti dal subconscio delle persone mentre sognano. Questa volta, però, deve fare il contrario e impiantare un’idea nella mente di un magnate. La cosa che mi ha colpito di più è come Nolan riesce a rendere comprensibile una trama così complicata, anche se a volte rischi di perderti. E le scene nei sogni? Assurde: città che si piegano, gente che combatte senza gravità... sono cose che ti fanno dire “Wow” a ogni minuto. Il cast è composto da nomi noti: DiCaprio, Joseph Gordon-Levitt, Elliot Page e Tom Hardy. La colonna sonora di Hans Zimmer è iconica. Però la cosa che mi ha colpito di più è la parte emotiva: Cobb è intrappolato nei suoi ricordi e nei sensi di colpa per la moglie Mal (Marion Cotillard), e questa cosa dà al film un cuore oltre che un cervello. Se devo trovare un difetto, forse è che Inceptio...