Recensione: M. Il figlio del secolo
Non so bene cosa aspettarmi dal resto della serie, ma il primo episodio di M. Il figlio del secolo mi ha intrigato parecchio. Luca Marinelli è incredibile nel ruolo di Mussolini: è carismatico, inquietante e a tratti quasi caricaturale. Sfonda la quarta parete ogni due per tre, aggiungendo un tocco di umorismo nero che rende il tutto più sorprendente e meno tradizionalmente "storico".
La regia di Joe Wright è molto curata, con scene super stilose e un’atmosfera che ti immerge davvero nell’Italia degli anni '20. La colonna sonora, firmata da Tom Rowlands (uno dei Chemical Brothers), è martellante, con suoni che colpiscono e aumentano la tensione.
Momento che mi ha colpito di più: quando Mussolini tiene il suo primo discorso davanti alla folla. Sembra quasi un supereroe al contrario, uno che usa il suo "potere" per conquistare la gente. Mi ha fatto venire i brividi.
Detto questo, il ritmo è un po' altalenante, ma si sente che c'è qualcosa di grande sotto: non solo la storia di Mussolini, ma anche quella di un’epoca che stava cambiando radicalmente.
Voto: 7/10
Non so se questa serie diventerà una delle mie preferite, ma voglio vedere dove andrà a parare. Per ora, promossa con riserva!
Commenti
Posta un commento