A Real Pain – Recensione


Jesse Eisenberg torna dietro la macchina da presa con A Real Pain, un road movie che mescola ironia e malinconia. Al centro della storia ci sono due cugini, David (Eisenberg) e Benji (Kieran Culkin), che partono per un viaggio in Polonia sulle tracce della loro famiglia. Ma più che un pellegrinaggio, il loro è un confronto tra due personalità opposte, tra vecchi rancori e affetti mai davvero risolti.

Se il titolo può far pensare a una commedia sul classico "parente insopportabile", il film è molto di più. Eisenberg racconta con sincerità i legami familiari, mescolando ironia e momenti di forte emozione. Il vero cuore del film è Benji, interpretato da un Kieran Culkin semplicemente straordinario: carismatico, imprevedibile, capace di far ridere e colpire al cuore nella stessa scena.

Il film si regge sul contrasto tra i due: David è pacato e riflessivo, Benji caotico e provocatorio. Dietro le differenze c’è lo stesso dolore: il bisogno di appartenere a qualcosa, di fare pace con il passato.

La regia di Eisenberg è essenziale ma efficace, e la sceneggiatura è densa di momenti autentici, senza mai forzare il dramma. A Real Pain è un film che scava nelle relazioni umane con sincerità e intelligenza, trovando il perfetto equilibrio tra umorismo e malinconia.

Voto: 8/10.

Commenti

Post popolari in questo blog

Sinners (2025) – Recensione

Essere John Malkovich – Recensione

Natural Born Killers Recensione